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Coltivare il sapere

 

L’orto didattico: esperienza di apprendimento fuori dall’aula.

Grazie alla donazione dell’Università Agraria, l’Istituto Comprensivo di Riano, ha potuto beneficiare della dotazione di alcune cassette per l’allestimento di un orto. Poiché l’Istituto è costituito da diversi plessi, a ciascuno è stata data l’opportunità di allestire uno spazio da coltivare. In questo modo scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria si sono avviate verso un percorso comune seppur differenziato per età e bisogni formativi.

All’inizio dell’anno 2016 non era stata prevista la possibilità di allestire un orto ma, come docenti di scienze, abbiamo colto al volo l’opportunità, interpellando direttamente gli alunni del primo anno di scuola secondaria. La proposta è stata accolta con grande entusiasmo e ha dato avvio ad una inattesa pianificazione che ha stravolto parte della progettazione iniziale. Essere docenti ci richiede anche, e soprattutto, flessibilità e capacità di riadattare la didattica alla realtà, al contesto classe e alle situazioni contingenti. Così ci siamo ritrovati a seminare, a mettere a dimora le piantine, ad innaffiare e osservare scrupolosamente le trasformazioni nel tempo. In una classe prima, nella quale le diverse provenienze degli alunni determinano la necessità di favorire uno spirito di collaborazione, di creare armonia e di far interagire i ragazzi in modo tale da farli sentire parte di uno stesso gruppo, l’orto ha contribuito anche a creare unione, a sviluppare la capacità di aiutarsi reciprocamente, di ascoltare il bisogno dell’altro e di saper esprimere il proprio, a favore di un maggiore dialogo e di un confronto costruttivo. L’unione favorita dall’allestimento dell’orto didattico, non è solo tra alunni, ma anche tra docenti, che necessariamente devono collaborare, progettare insieme e valutare.  Uscire dall’aula e raggiungere l’orto significa entrare in un ambiente che non è necessariamente un luogo fisico, ma una condizione nella quale l’apprendimento si realizza in modalità laboratoriale attraverso il divertimento, la fatica, la ricerca, l’azione e l’entusiasmo!